Nell’ultima seduta del Consiglio regionale abbiamo approvato importanti modifiche alla legislazione in materia di cave ed un nuovo Piano per le attività estrattive. Le modifiche alla legge regionale numero 35 del 25 marzo 2015, si sono rese necessarie in seguito all’intervento della Corte costituzione che ne ha dichiarato l’illegittimità per la parte in cui qualifica la natura giuridica di beni estimati; si è poi ritenuto di intervenire anche su aspetti di coerenza con le previsioni del Piano cave ed altri emersi nella prima fase di gestione della legge e nella concertazione con associazioni d’impresa e sindacati.
Il fine principale è quello del corretto utilizzo delle risorse, ma con due grandi obiettivi di fondo: la tutela dell’ambiente e le uguali opportunità delle imprese, stimolando lo sviluppo di una vera e propria filiera produttiva. Questa la missione principale: utilizzare la risorsa mineraria di cui la Toscana è ricca, sia essa ornamentale o ad uso industriale, per produrre maggior benessere in termini di nuova e buona occupazione. Adesso ci saranno 60 giorni per le osservazioni ed entrano in vigore le sole misure di salvaguardia. In questa scheda il dettaglio dei contenuti della nuova legge
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