Promuovere il consumo nelle nostre mense scolastiche di prodotti toscani a chilometro zero, per dare un ulteriore stimolo alle buone pratiche dell’educazione alimentare e alla consapevolezza di cosa si consuma nelle scuole. È l’obiettivo che si pone la legge che in Consiglio regionale abbiamo approvato all’unanimità, dal titolo “Norme per incentivare l’introduzione dei prodotti a chilometro zero nelle mense scolastiche”.
La legge, finanziata con 500mila euro l’anno per il 2020 e 2021, ha l’obiettivo di promuovere il consumo di prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura, alimentari toscani a chilometro zero e provenienti da filiera corta, nell’ambito dei servizi di refezione scolastica nei nidi e nelle scuole d’infanzia, nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado.
Prevede il finanziamento da parte della Giunta di progetti pilota predisposti dai Comuni o dal soggetto erogante il servizio di mensa scolastica, previo esperimento di una procedura di evidenza pubblica a partire dal 2020. Il progetto pilota deve prevedere l’utilizzo, nella preparazione dei pasti, di almeno il 50 per cento dei prodotti a chilometro zero, certificati e non certificati, e almeno un’iniziativa di informazione e sensibilizzazione dei fruitori della refezione scolastica.