Oltre 180 contributi da cittadini, operatori sanitari e socio-sanitari, operatori economici e del terzo settore, che hanno indicato – lasciando un contributo scritto o richiedendo un’audizione in Commissione sanità – come priorità per la definizione di nuove politiche della Salute in Toscana l’organizzazione del territorio, delle case della salute, delle zone distretto e Società della salute e l’organizzazione delle aziende sanitarie, Asl e ospedaliere universitarie, e della rete ospedaliera.
Si è conclusa con questi risultati la prima fase del percorso che porterà, alla fine del 2021, agli Stati generali della salute. Un passaggio molto importante, perché per la prima volta abbiamo aperto una consultazione pubblica sul sistema della salute in Toscana, per evidenziarne le criticità ma soprattutto per trarre degli spunti di riforma.
Un lavoro complesso che si sviluppa su più fasi: la prima di consultazione ed ascolto, con il portale web dedicato alla raccolta di suggerimenti e con le audizioni in commissione, che si chiuderanno alla fine del mese di settembre con un numero di circa 200 soggetti auditi tra operatori del campo socio-sanitario, del terzo settore, delle categorie economiche e sociali; la seconda di lavoro istituzionale, con la redazione e l’approvazione da parte del Consiglio di un atto contenente le priorità per la Salute in Toscana sulle quali chiedere un impegno preciso da parte del governo regionale; infine la fase di “traduzione” da parte della Giunta delle richieste dei cittadini e del Consiglio in politiche di riforma di tutto il sistema socio-sanitario della nostra regione.
I numeri degli Stati generali
La consultazione si è svolta online sul sito del Consiglio regionale della Toscana dal 13 maggio al 31 agosto 2021.
Tramite una rapida procedura di registrazione, tutti gli stakeholders – cittadini, associazioni, professionisti, amministratori locali – potevano accedere ad un form ed esprimersi su tematiche specifiche tra le quali l’organizzazione delle aziende e della rete ospedaliera, i rapporti con le articolazioni del territorio (Case della salute, Zone distretto, Sds), il sistema dell’emergenza urgenza, la prevenzione, l’innovazione tecnologica, il ruolo del “capitale umano”, le politiche per la non autosufficienza, il ruolo del terzo settore.
I contributi totali sono stati 184, di questi quasi un terzo rappresentato da semplici cittadini tra i 30 e gli 80 anni con diploma o laurea, ed i restanti suddivisi tra operatori sanitari e socio-sanitari, operatori economici e rappresentanze sociali, terzo settore.
In 65 hanno fatto richiesta di audizione sul portale (i cittadini non potevano farla in forma privata ma solo come rappresentanti di un soggetto portatore di interesse), ai quali si aggiungono i soggetti istituzionali contattati direttamente dalla Commissione sanità, come Asl, Aziende ospedaliere e universitarie, Ars, Sant’Anna di Pisa, Estar, sindacati ecc. Come detto, al termine di questa prima fase di consultazione saranno circa 200 i soggetti auditi dalla Commissione.
78 i documenti scritti ricevuti, sia come materiale a sostegno di un’audizione sia come contributi di proposta.
Qui la pagina web sulla quale seguire il percorso degli Stati generali della salute