Ho partecipato alla conferenza stampa organizzata dall’“Associazione per l’istituzione del Tribunale Ordinario e della Procura della Repubblica presso il tribunale di Empoli” per chiedere il ritorno del tribunale ad Empoli.
Come è stato sottolineato da più parti, non si tratta di una questione di campanile, ma di un’esigenza sostenuta dai numeri che migliorerebbe l’intero sistema giudiziario della Toscana.
Secondo il dato dei residenti, un tribunale con competenza sui 15 comuni dell’Empolese Valdelsa e della Zona del Cuoio, si posizionerebbe al 93esimo posto su 137 uffici, risultando addirittura più grande di molti tribunali italiani presenti in città capoluogo di regione e di provincia.
Secondo il criterio della superficie del territorio, il Tribunale di Empoli con i suoi 932,93 Kmq sarebbe 113° su 137 tribunali ordinari in Italia.
Poi c’è anche un’analisi qualitativa, che riguarda la durata media in giorni delle cause civili. Qui i dati del Ministero di Grazia e Giustizia dicono che i Tribunali di Firenze e Pisa siano (numeri del 2018) tra i più lenti tra le regioni del centro nord, con una durata media delle cause civili di 389 giorni che li colloca, rispettivamente, in 61esima e 65esima posizione su 68 Tribunali attivi (Firenze media 357 giorni, Pisa media 432 giorni).
Dunque, l’istituzione di un nuovo Tribunale collocato nel cuore del circondario Empolese Valdelsa, sarebbe in grado di decongestionare il lavoro dei tribunali di Firenze e Pisa, migliorandone l’efficienza, e garantirebbe tempi più rapidi della giustizia, non solo per questo territorio, ma per tutta la Toscana. Senza contare poi la maggiore accessibilità ai servizi di giustizia per cittadini e imprese, viste le distanze e i collegamenti con gli attuali uffici giudiziari competenti sul territorio.
L’iniziativa di oggi è stata una bella dimostrazione di compattezza del nostro territorio. È servita senza dubbio a dimostrare che tutte le componenti sociali e economiche (da Confindustria a Cna, dagli avvocati ai commercialisti) e tutte le componenti istituzionali, dai Comuni alla Regione, che nell’ultima seduta del Consiglio regionale ha approvato una mia mozione sul tema, sostengono questo progetto e la necessità di una maggiore efficienza della giustizia per migliorare la vita dei cittadini.