In commissione Sanità ci siamo confrontati con i direttori generali delle aziende sanitarie e delle aziende ospedaliere universitarie della Toscana, ed abbiamo avanzato alcune richieste: uno studio approfondito sullo stato di soddisfazione dei dipendenti, risposte precise sulle carenze di organico e sul livello delle relazioni sindacali, con particolare riferimento alla vicenda del contratto integrativo di Careggi.
Il personale del sistema sanitario toscano è un elemento fondamentale per il buon funzionamento del sistema stesso e va mantenuto un alto livello qualitativo del clima aziendale che faccia percepire ai dipendenti di essere parte di un insieme efficiente, in grado di soddisfare le esigenze ed i bisogni dei cittadini.
Per questo, abbiamo chiesto ai direttori generali di fornirci uno studio sul livello di soddisfazione dei dipendenti e di indicarci quali misure si stanno adottando per migliorare il clima aziendale.
Un elemento che incide sulla qualità e sull’efficienza del sistema e sull’organizzazione del lavoro, è certamente quello della mancanza di personale, ed abbiamo perciò chiesto ai direttori generali lo stato dell’organico delle aziende e le azioni che verranno intraprese per colmare le carenze di personale in tutta la Toscana.
Un tale contesto non può prescindere dal tema delle relazioni con le organizzazioni sindacali, e le nostre osservazioni e richieste di oggi si sono riferite alla recente agitazione proclamata dai sindacati confederali rispetto al contratto integrativo di Careggi ed allo stato della contrattazione integrativa e della omogeneizzazione dei livelli retributivi. Non vi è dubbio che queste tematiche debbano costituire, anche più in generale, un punto centrale dell’azione della politica e delle aziende sanitarie.
Tutto giusto e condivisibile. Va fatto.